Grola è tornato. Non più “La Grola”, ma semplicemente “Grola”: un nome essenziale per un vino che si riappropria del suo spirito ribelle e si impone come ambasciatore della Valpolicella Classica. Un ritorno alle origini che è anche una sfida, un atto di forza che celebra la storia e guarda al futuro con ambizione. Con il suo rientro nella denominazione Valpolicella Classico Superiore DOC e un blend rinnovato, Grola non si limita a evolversi: punta a diventare il riferimento assoluto per chi cerca autenticità e carattere in un calice.

“Grola non è solo un vino, è un’idea di Valpolicella. Un ritorno consapevole alle origini e una dichiarazione di identità. Questo progetto è un tributo a mio padre Franco, che aveva iniziato a immaginare questo cambiamento. Oggi Grola è il simbolo della nostra eredità e della nostra voglia di lasciare il segno”, dichiara Francesco Allegrini, CEO di Allegrini Wines.

Una rivoluzione enologica

Grola è sempre stato un pioniere, un vino che non ha mai temuto di sperimentare. Negli anni ha sfidato le convenzioni, trasformando il suo blend per interpretare al meglio il territorio e il clima. Oggi la sua anima è più autentica che mai: Corvina, Corvinone e Rondinella, senza compromessi.

Un ritorno alla purezza della Valpolicella Classica, con un affinamento studiato per garantire finezza, eleganza e profondità.

Sostenibilità e stile: il nuovo Grola è un manifesto

Il cambiamento non è solo nel vino, ma in tutto ciò che lo circonda. La nuova bottiglia è più leggera (420 g), per ridurre l’impatto ambientale. L’etichetta in cotone 100%, il packaging certificato FSC, la capsula Derma a basso impatto e il tappo certificato per ridurre il TCA (il tricloroanisolo, la sostanza che conferisce al vino il cosiddetto sentore di tappo), completano un restyling moderno e responsabile. Grola non è solo un grande vino: è un’espressione di stile e consapevolezza.

Il restyling dell’immagine di Grola passa dalla reinterpretazione manuale della collina, che diventa emblema di riconoscibilità, e del corvo: il segno della ribellione e il volto della nuova Grola.

Non solo leggenda, ma vero e proprio elemento distintivo della nuova identità di Grola. Il corvo, che secondo la tradizione trasformò l’uva della collina in Corvina, è infatti il protagonista del nuovo packaging e della campagna di comunicazione. Fiero, libero, indomito: proprio come Grola, che torna a imporsi con un carattere inconfondibile. La sua presenza iconica nei materiali di comunicazione segna il nuovo corso del vino ribelle di Allegrini.

Lancio esclusivo e tour nazionale

Grola si presenta dal 6 al 9 aprile, durante Vinitaly, protagonista nei quindici locali più iconici di Verona e della Valpolicella. Dopo il debutto veronese, partirà un tour nazionale che toccherà tredici tappe, da Nord a Sud, tra bistrot e trattorie gourmet, per far scoprire il suo carattere ribelle e la sua versatilità in abbinamento alla cucina.

A maggio, Grola farà tappa: a Roma, al Girarrosto Fiorentino, storico tempio della cucina tradizionale con il suo inconfondibile profumo di brace; a Milano, alla Trattoria Lazzati, custode di una cucina milanese autentica e senza tempo; a Bari, da El Churrasco, punto di riferimento per gli amanti della carne alla griglia; a Verona, alla Locanda di Castelvecchio, dove la tradizione scaligera incontra un’ospitalità raffinata; a Imola (BO), da Semplice, il bistrot recentemente inaugurato dallo chef stellato Max Mascia, un gioiello della ristorazione contemporanea con una filosofia orientata alla qualità assoluta; e a Napoli, alla Tavernetta Colauri, un angolo di convivialità e sapori mediterranei che celebra la cucina partenopea.

Dopo la pausa estiva, il viaggio di Grola riprenderà tra settembre e ottobre, raggiungendo destinazioni altrettanto suggestive: a Cervinia (AO), allo Chalet Etoile, un’icona dell’ospitalità d’alta quota con una proposta gastronomica di grande livello; a Brunico (BZ), da AlpiNN, il ristorante firmato Norbert Niederkofler che fa della sostenibilità e del territorio il suo credo; a Loreto (AN), dallo stellato Andreina, regno dello chef Errico Recanati, che offre una cucina fortemente identitaria costruita intorno a spiedo e brace; a Trapani, da Campo Norcineria Con Cucina, una celebrazione della tradizione norcina con un twist moderno; a Firenze, da Konnubio, un raffinato incontro tra cucina toscana e sperimentazione contemporanea; a Cervia (RA), da Le Ghiaine, un rifugio per chi ama la cucina di mare con tocchi d’autore; e, infine, a Negrar di Valpolicella (VR), alla Trattoria Alla Ruota, dove il territorio si racconta attraverso piatti di grande personalità.

“Un vino che sfida le regole. Grola – conclude Francesco Allegrini – non è per tutti: è un vino per chi ha personalità, per chi cerca emozione in un calice. La sua versatilità permette di servirlo anche fresco, dimostrando che il rosso può sorprendere in modi inaspettati”.

Un nuovo capitolo che segna l’inizio di una nuova era per la Valpolicella Classica, con Grola pronto a guidarne l’evoluzione.

 

 

(Per il restyling di Grola, Allegrini si è affidata a Hangar Design Group)